Uscita sotterranea alla scoperta delle miniere abbandona
te di Valdorbia (PG).
Le miniere sono due: la vecchia che ha gli accessi dal lato strada, e la nuova che si trova al di la del fiume. Le miniere sono state sfruttate in principio per l’estrazione di pietra litografica e successivamente per marna da cemento per i cementifici locali.
Certo la prima impressione non è delle migliori in quanto, varcato l’accesso di entrambe, ci si trova di fronte a pareti franate con blocchi non molto stabili, ma preso un bel respiro, l’avventura sotterranea che ne segue merita moltissimo.
Le due miniere hanno diversi livelli paralleli collegati fra loro da cunicoli o scivoli per il materiale; ad ogni livello corrisponde un ingresso, quindi non vi è il reale rischio di perdersi nonostante l’estensione sia complessivamente di circa una quindicina di Km.
All’interno della miniera nuova vi sono ancora i segni dell’attività estrattiva come alcuni tratti di binari molto suggestivi.
Al contrario nella vecchia miniera si trovano dei cunicoli lunghi e bassi da fare accovacciati.
Insomma una giornata da passare in modo un po’ diverso…
10 thoughts on “Le Miniere di Valdorbia”
Rispondi a Fraternali Marco Annulla risposta
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Bellissimo video, molto suggestivo!
Bravo marco, era ora che diventassi blogger :)
Ciao, mi sembra proprio un’uscita interessante. Non conosco la zona, sapresti darmi maggiori informazioni su come raggiungere e trovare gli ingressi, soprattutto quello nuovo?
Grazie
Ciao Mauro.
Le miniere si trovano tra Isola Fossara (PG) e Scheggia (PG) sulla SS360 che va da Sassoferrato (AN) a Scheggia appunto.
Se vieni da Sassoferrato, devi passare Isola Fossara, poi la Gola del Corno di Catria e arrivare allo stabilimento dell’acqua Motette.
Non ti puoi sbagliare perchè è l’unico stabilimento sulla strada.
L’ingresso per la vecchia miniera è proprio al di là dello stabilimento sopra il muro di contenimento, verso est, mentre l’accesso alla nuova si trova al di la del torrente e si vede molto bene dalla strada di fronte lo stabilimento.
Attenzione soprattutto alla nuova miniera perchè i detriti sono veramente molto instabili. Se hai bisogno di ulteriori informazioni chiedi pure.
Buona escursione e pubblica le foto sul tuo blog che è veramente fatto bene!!!
Salve,sono un appassionato di escursioni e soprattutto di ricerca dei fossili…volevo chiedere se in prossimita delle cave di valdorbia,anche nelle roccie esterne ci sia la presenza di resti fossili…in quel caso farei una passeggiata nella zona molto volentieri….grazie per l’eventuale risposta..
Buonasera Giampiero.
Si, Valdorbia è famosa per essere un geosito fossilifero tra i più importanti d’Europa ma proprio per questo è stato depredato in maniera indiscriminata purtroppo. La ricerca in questo sito è particolarmente rischiosa per la possibilità di crolli dovuti all’asportazione dei materiali dagli strati fossiliferi lasciando gli strati sterili praticamente nel vuoto… Se vuoi saperne di più vai qui dove vedrai anche la foto del sito. Ciao e a presto.
Grazie mille per la risposta signor Maarco e scusi se la diasturbo ancora…si conosco quel sito paleontologico incredibilmente ricco di fossili e spremuto fino all’osso e anche la sua estrema precarietà e pericolosità…quello che però mi chiedevo è se siano fossilifere le roccie in prossimità dell’entrata della miniera di Valdorbia (credo sia marna)quella oltre il torrente Sentino (a destra della strada venendo da Scheggia) e le roccie dietro lo stabilimento della Motette (a sinistra della strada venendo da Scheggia)…grazie per l’eventuale risposta e buona giornata…
Buonasera Giampiero.
Dunque: dalla parte della miniera nuova (di la dal fiume) non ho visto fossili neanche nei numerosi crolli vicini all’entrata, mentre nelle vicinanze della galleria vecchia (dietro lo stabilimento) in un crollo ho rinvenuto un’ammonite discreta ma nulla più. Ritengo, vista la stratigrafia e la dinamica del crollo, che gli strati superiori alla marna del Monte Serrone o Marna del Sentino escavata dall’uomo siano di periodo Toarciano medio superiore a cui appartiene la formazione del Rosso ammonitico. Però sul grado di quantità e qualità dei fossili in questa parte non posso garantire. Il fatto che non ci siano nuovi fronti di scavo da’ da pensare e io ho ritrovato solo un’ammonite in un consistente crollo… Comunque la pazienza e un pizzico di fortuna, mischiate a una ricerca assidua portano sovente al ritrovamento di siti fossiliferi vergini. Un ulteriore consiglio: attenzione nel camminare al di sopra delle miniere poiché a volte vi sono condotti d’areazione nascosti dalla vegetazione. A risentirci presto. PS: non mi disturba affatto, anzi!
Molte grazie la sua risposta è stata chiarissima e molto esauriente.A risentirci…buona giornata
ma cosa è stato trovato nella miniera
Nella miniera non ci sono suppellettili derivanti dall’attività estrattiva. Solo cunicoli, pozzi e travature di sostegno ormai fatiscenti. Solo nella miniera nuova, al di la del fiume, rimangono corti tratti di rotaie arrugginite.