Vediamo oggi la versione di sci che io amo particolarmente: lo sci di fondo escursionismo.
Questo tipo di sci segna la totale libertà di movimento sulla neve senza dover rendere conto a niente e nessuno (a parte il nostro fisico e la nostra mente…), totale disimpegno dalle masse e dai posti obbligati, grande fatica ma enorme ricompensa in termini di sensazioni e ricordi…salite, discese, boschi e valli, laghi ghiacciati, rossi tramonti e nevicate silenziose… Se questo è poco!!!
Cominciamo però dal prendere visione dei particolari della versione da pista.
Lo sci è molto sottile e presenta o la soletta liscia o quella squamata. La sua lunghezza deve essere circa 15 cm più dell’altezza dello sciatore. I bastoncini devono arrivare sotto le ascelle per avere una spinta ottimale. Gli attacchi sono d
i diversi standard ma io preferisco lo NNN (New Nordic Norm), che oltre l’uso in pista mi permette un buon uso escursionistico.
Se volete usare come me gli stessi sci, dovrete per forza di cose usare attacchi e scarponcini per il passo classico e non quello pattinato, con squame, senza lamine e scarponcini con “battistrada” marcato per eventuali passaggi senza neve.
Ciò permetterà di avere un buon controllo sia in salita che nelle discese non molto impegnative, anche se le tecniche di discesa possono ovviare alla difficoltà.
In salita le squame faranno la loro parte ma possiamo anche aiutarle usando una tecnica di sciolinatura differenziata: usare sciolina sempre di tipo universale per le parti non squamate (passeremo su tanti tipi di neve differenti nella stessa giornata) e passare un cubetto di paraffina sulle squame senza esagerare.
Le discese con lo sci da fondo classico sono impegnative poiché siamo staccati posteriormente e il nostro baricentro dovrà essere quanto più stabile possibile pena o cadere in avanti mordendo la neve o fare una buca col didietro.
Le prime curve le faremo con tecnica raspa (i bastoncini in mezzo alle gambe a frenare) e a spazzaneve (ginocchia unite, gambe flesse, sci a V con punte unite).
Col tempo e la pazienza, aiutati anche da un maestro imparerete lo stem-cristiania e il bellissimo telemark.
A questo punto sarete pronti a passare allo sci escursionistico vero con sci più larghi (75-55-65) e più corto (circa la nostra altezza), con lamine, pelli di foca, attacco da75mm nordico con cordino di acciaio o soletta con gancio, scarponi sempre per 75mm e bastoncini 15 cm più corti. No a scarponi “da competizione” che risulterebbero troppo rigidi e quindi non adatti a lunghi periodi nei piedi.
Vedrete che incomincerete ad entrare nel regno dello sci-alpinismo che segna un ulteriore evoluzione della pratica sciistica.
Non mi addentro di più ma toccheremo ancora l’argomento e vedremo in particolare anche qualche tecnica sia di salita che di piano che di discesa.
2 thoughts on “Lo sci di Fondo”
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Per la sciolina hai invertito le zone!!!
La paraffina va in alto e sulle code, mentre la sciolina va al centro.
Per le solette squamate, in genere sono wax-free!!!
Ciao!
Ciao Fabias.
Ciò che dici è tecnicamente corretto e riportato su tutti i testi di sci di fondo ma essendo, come tu affermi, le solette squamate wax free, ho provato nel tempo a “inventarmi” qualcosa che mi rendesse più semplice la vita e sono arrivato a fare l’esatto contrario di quel che è scritto ovunque. Questo vale per gli sci squamati, per la soletta liscia è logicamente d’obbligo la tecnica da te riportata.
Ti ringrazio per l’intervento e a presto!