Oggi voglio parlarvi di una bellezza naturale poco nota alla maggior parte delle persone: la grotta di Monte Cucco in provincia di Perugia. E’ una grotta conosciuta fin dall’antichità ma il suo accesso presentava enormi complicanze in quanto si tratta di un pozzo di 27 metri che è pressoché verticale. Fu Giovanbattista Miliani che iniziò l’esplorazione scientifica di questa grotta incontrando delle sale immense (credetemi). La prima fu chiamata Sala Cattedrale seguita dalla Sala Margherita. Le esplorazioni si susseguirono negli anni e nel 1922 fu apposta nel pozzo d’ingresso una scaletta di ferro per agevolare l’accesso, scaletta che è rimasta fino al 1999 quando la grotta fu chiusa e cominciarono i primi lavori per la fruizione della cavità ipogea da parte del turismo. I lavori hanno avuto un’impennata in questi ultimi tre anni e sabato 18 Aprile 2009 è stato inaugurato il percorso turistico. Nella foto a sinistra la conferenza per l’apertura alla quale hanno partecipato da destra a sinistra: Daniele Morini giornalista, Mauro Severini Presidente Com. Montana ” Umbria Nord”, Rosella Bellucci Sindaco di Costacciaro, Catia Mariani ex Presidente Com. Montana “Alto Chiascio”, Natale Vergari Presidente della Comunanza agraria ” Uomini originari di Costacciaro”, Dino Scaravelli Università di Urbino, Stefano Tosti speleologo CENS, Dott. Soglia Consulente marketing Az. Prom. Turistica Umbria. Alcuni numeri: la grotta è profonda 936 metri e per anni è stata la grotta più profonda d’Europa, 30Km di cunicoli esplorati, pozzi verticali mozzafiato con i due abissi Pozzo Gitzmo e Pozzo PX consecutivi per oltre 300 metri!!! Io ho conosciuto questa grotta molto giovane, all’età di 11 anni, quando, con
mio padre e mio
zio, ci siamo avventurati in questa cavità. La scaletta d’accesso, allora di 87 scalini in ferro, mi incuteva un certo timore affievolito dalla presenza di mio padre sotto di me. Una volta dentro quello che mi si offrì allo sguardo fu impressionante. Un brivido come una scarica elettrica mi percorse da capo a piedi… Era bellissimo… Enormi ambienti si aprivano nel cuore della montagna e la mente già sognava future esplorazioni. Da quella volta sono ritornato nella grotta del Cucco ben 34 volte e ogni escursione si trovava qualche passaggio nuovo. Poi, nel 1999, la grotta fu chiusa, la scaletta di ferro rimossa e così rimase fino ad ultimazione dei lavori. Devo essere sincero: io sono per il mantenimento naturale di tutto ciò che Madre Natura crea anche se questo vuol dire a volte non poterlo vedere coi propri occhi e so accettare i miei limiti, quindi sono decisamente contrario a nuove strade in montagna, piste
di sci, costruzioni turistiche ad alto impatto ambientale e cementificazioni e ferrificazioni
di grotte, forre, ecc. e sono rimasto un po’ perplesso alla “non vista” del pozzo d’accesso completamente riempito da una scala metallica… Dentro però la musica cambia. Per quasi tutta la lunghezza del percorso è stato mantenuto lo stesso sentiero naturale che si percorreva una volta; solo nei tratti oggettivamente più pericolosi sono state implementate delle passerelle che comunque non sono quasi visibili negli enormi saloni. Il sistema di monitoraggio dell’impatto antropico sul sistema ipogeo è presente e ben funzionante. L’illuminazione poi non è scenica come a Frasassi ma a mio avviso è molto più suggestiva, in più non viene tenuta accesa durante tutto il giorno ma si attivano solo i settori e le sale dove si trovano i turisti: si tratta di luci fredde per non alterare l’equilibrio delicatissimo della grotta ma allo stesso tempo danno quel senso di avventura che merita quest’escursione. Escursione che risulta notevolmente interessante in quanto non si limita a un solo accesso in grotta ma di un trekking vero e proprio con l’attraversamento della montagna dal di dentro. Sì, avete capito proprio bene: si attraversa tutta la montagna
per poi sbucare come per magia dall’altra parte dove un comodo sentiero ci riporterà alla partenza! Poi le guide, che ho avuto modo di conoscere personalmente, sono squisite e di una preparazione unica. Una di queste poi è diventata un ottimo amico (grande Raffaele!!!). Chi ne vuole saper di più e per prenotare può andare sul sito: http://www.grottamontecucco.umbria.it. Buona avventura!!
Foto di Raffaele Capponi ©