Trekking di media lunghezza nel settore Nord del Parco del Monte Cucco. Viste le giornate decisamente calde di questi giorni ho deciso di alzarmi molto presto per essere in marcia all’alba. Sveglia ore 3,30… trauma ma tant’è. La passione vince su ogni
cosa. Partenza da casa alle 4 e alle 5,15 sono già sul posto. Il sole non è ancora sorto e io mi incammino solo soletto da Pian di Rolla (zona sud del Monte Motette) seguendo per circa 400 metri la strada che mi ha portato qui. Nessuno in vista… solo lo scampanellio di qualche mucca al pascolo mattutina come me e il cinguettio di uccelli che salutano i primi raggi di sole… E’ bello a volte camminare in solitaria. Esce il meglio e il peggio di noi e ci fa capire i nostri limiti e le nostre paure.
Ottimo per ragionare e migliorare ma soprattutto per imparare. Seguo una stradina bianca sulla destra indicata dai segnavia del Sentiero 7 e continuo fino a un pianoro.
E qui sbaglio strada! Eh sì, perché qui ci sono due strade fatte dai boscaioli e io ovviamente, in mancanza di segnavia, seguo quella più battuta. Errore! Mi ritrovo a scendere decisamente di quota e non trovo neanche un segnavia per diverse centinaia di metri. Ferma tutto. Cartina e morsicata di mani. Era quella sopra……. Si torna indietro e si riprende per quella giusta.
Si prosegue a mezza costa su una stradina stretta e pochissimo frequentata fino ad arrivare, con mia somma sorpresa, a due piazzole attrezzate con tavolini e barbecue… abbandonate da tempo e coperte di erbacce…
peccato, anche se francamente non ne capisco l’utilità. Continuo adesso su un sentiero che a volte, attraversando delle marne argillose, risulta franato e instabile ma proseguo fino ad arrivare al fianco est del Monte Motette. Non più bosco ma un’alternanza di prati inclinati e boschetti bassi mi inducono ad attraversare suggestivi paesaggi… Valli
verdissime, mai viste e conosciute, dal sapore vagamente hawaiano… mi aspetto di veder spuntare TC (Magnum P.I. ndr) col suo elicottero da un momento all’altro. Una sorgente con un vascone… meraviglia. Arrivo alla Serra Piana che immette nel
versante sud del Monte Motette e si scende decisamente fino ad intercettare il Sentiero 6 . Dopo circa 7 km comincia a farsi sentire la fatica ma il “bello” arriva adesso. Anche se la salita non è eccessiva, il sole comincia a picchiare e il caldo, che io odio particolarmente, mi crea qualche fastidio. Imperterrito vado avanti concedendomi
qualche sosta nei boschetti che per fortuna sono copiosi in questo tratto e, dopo aver disturbato il sonno ad un cinghiale che se ne va nel fitto del bosco, arrivo alla Fonte di San Giglio e mi rinfresco ben benino. Ci voleva!!!! Riparto rinfrancato per l’ultimo
tratto di salita e finalmente dovrei vedere la macchina… Ehm.. dov’è? Vedo solo una mandria di mucche che beatamente se la stanno leccando tutta… Sob…ancora… E non se ne vanno neanche quando ci entro e metto in moto!!! Va beh, capito. Ciao mucche e a presto!
Acqua: Sì su tre sorgenti ma fidatevi a bere solo quella di Pian di Rolla e della Fonte San Giglio in estate.
Copertura boschiva: 65%.
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