Dopo due anni di tentativi io e il mio amico Andrea (Berfo) siamo riusciti a mettere i piedi su una delle cime dei Monti della Laga. Si due anni e due tentativi, il primo andato a vuoto per una serie di fattori negativi. Prima un nostro amico si è sentito poco bene ed è tornato indietro poi un temporale ha fermato me e il Berfo circa a metà strada dal Monte Gorzano… Ma al secondo tentativo ci siamo riusciti. Siamo saliti alla Cima Lepri, 2445 mt. Si sale dal lato Laziale seguendo una stradina bianca nel paese di Sant’Angelo e si lascia la vettura alle Macchie Piane a circa 1500 mt. Bella giornata, fresco di prima mattina… Zaino in spalla e via che stavolta voglio fare un paio di giorni in quota. Il sentiero è ben tracciato e segue i segnavia 371. Saliamo tranquillamente per i primi duecento metri poi il sentiero devia a destra e con mia sorpresa si mantiene quasi in piano… Berfo mi sa che questo sentiero ce la farà pagare dopo… Arriviamo ad un punto panoramico che sovrasta il Vallone Cavallo di Voceto e qui ci rendiamo conto che non si scherza più… Saliamo di quota fino ad intercettare il Tracciolino di Annibale, sentiero nato su una cengia che ci porta ad attraversare un ampio vallone dove gli strati calcarei sono tutti in bella mostra, ma alternati da un verde impressionante… Sapevo che i Monti della Laga erano chiamati anche Monti d’Acqua e adesso ne capivo il perchè: sorgenti ovunque, piccole magari ma ovunque e erba verdissima anche ad Agosto. Attraverso passaggi a volte difficoltosi, attraversando fossi ripidi dove il sentiero si è perso, sbriciolato e crollato qualche centinaio di metri sotto, entriamo nella parte alta dello Iaccio Piano e il sentiero ora ci dirige nettamente in salita fino a raggiungere il Vado di Annibale che altro non è che la sella tra il Pizzo di Sevo e la Cima Lepri. 2119 mt. Berfo che ne dici di una sosta cibo? Ok siamo d’accordo. Vai, si riparte. Seguiamo le creste a sud per la Cima Lepri in costante salita; salita che sembra non finire mai… Non finisce per davvero e la cima non si vede. In compenso si vedono le nuvole che si stanno accumulando minacciose… Ecco la cima finalmente. Che splendido panorama che si apre alla vista!!! Un semicerchio di cime raccoglie le più alte vette della Laga e, laggiù, il capo incontrastato: Il Gorzano. Sotto il lago di Campotosto… Le nuvole aumentano.. se ci dovesse cogliere un temporale in cresta durante la notte saremmo spacciati. Dobbiamo dolorosamente scegliere di tornare frettolosamente indietro e rimandare l’avventura di più giorni a data da destinarsi. Molto frettolosamente! Arriviamo alla vettura demoliti. ci aspetta un bel tramonto che squarcia le nuvole sempre più…le dissolve… Ok Laga, il messaggio è stato chiaro. Tornerò e spero tu sia più benevola nei nostri confronti. Un po’ di formaggio, pane e vino, due chiacchiere e una sigaretta… sacco a pelo e buonanotte… a domani.