Breve ma interessante trekking ad anello nel versante Nord del
Monte Nerone. Si può pensare di farlo con partenza dal rifugio Corsini, all’attacco degli impianti di risalita sciistici, o dal tornante della strada che sale da Serravalle di Carda. In quest’ultimo caso si può pensare di rifocillarsi al rifugio prima di ridiscendere. Noi abbiamo scelto di partire dal rifugio e siamo scesi lungo i grandi prati a Nord, seguendo la evidente fila di pali dell’elettricità e deviando sul pratone a sinistra fino ad arrivare al cartello segnavia che indica l’inizio del sentiero 28 che ci conduce alle
balze del fosso Pisciarello. Da qui si segue in quota attraverso il bosco
superando siti fossiliferi della formazione del Bugarone decisamente notevoli e particolari. Dopo un tranquillo sentiero nel bosco, inframmezzato solo raramente da passaggi scomodi ma non difficili, si risale in cresta e si esce di nuovo su prato. Si segue la mezzacosta su sentiero non ben visibile fino a un gruppetto di alberi e qui la traccia si intensifica di molto fino a raggiungere la cresta che sovrasta la strada di Serravalle di Carda. Si scende ora fino alla strada e la si percorre per un
centinaio di metri in salita per riprendere una mulattiera sulla sinistra con
evidente segnavia 200 (ex 26). La mulattiera sale decisa nel bosco diradato dai tagliaboschi e fa riguadagnare in breve il dislivello perso in precedenza. Si prosegue per prati e boschi fino a che la mulattiera diventa fangosa e obbliga a passare nel bosco appena fuori di essa. Altro pratone e si intravedono ormai le antenne poste sulla cima del Monte Nerone che ci dicono che siamo vicini alla meta. Poco dopo si raggiunge un abbeveratoio asciutto e, dopo poche centinaia di metri si intravede il tetto del rifugio Corsini. Qui meritata sosta!! Ps: una menzione speciale
va al nostro trekker più giovane, Tommaso, che si è contraddistinto per la sua tenacia nonostante il caldo e le, se pur rare, asperità. E’ stato il primo a raggiungere il traguardo del rifugio Corsini e noi dietro con un po’ di fiato corto… Bravissimo!!!! Qualche avvertenza: in estate il sole si fa sentire nei grandi prati che interessano il 50% circa del percorso. Portatevi acqua e copritevi la testa. Esistono sorgenti anche durante il percorso: Nella conca del fosso Pisciarello c’è stillicidio da una parete a 50 cm. da terra con una conchetta sotto. Non bevete mai l’acqua dei torrenti. Altra acqua nei pressi del tornante, appena iniziato il sentiero 200 (ex 26). Percorrenza 3 ore. Foto: Marco Fraternali
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