Caprile – Sentiero Flo – Monte Schioppettino – Caprile
Trekking ad anello di media lunghezza ma molto bello sia per gli scorci paesaggistici sia per la complessità di alcuni passaggi soprattutto nella prima parte. Stavolta siamo solo io e Betta che ha dimostrato nelle ultime uscite di avere un carattere e una resistenza notevoli. Propongo questa uscita ben consapevole della sua difficoltà visto anche il grande dislivello in poco spazio (secondo solo al sentiero dei Carbonai) e soprattutto il caldo… Lasciamo la macchina allo sbarramento del cantiere per la nuova bidonvia del Catria a Caprile che, nonostante sia domenica, è attivo. Ci dicono cortesemente che non si può proseguire lungo la strada di servizio in quanto in pericolo di caduta massi per lavori ma ci consentono di arrivare all’attacco del sentiero Flo che devia in tutt’altra valle. Il sentiero, tracciato solo nel 2014, è dedicato ad un escursionista morto nel 2013 ritrovato nelle parti sommitali di questa vallata. Si comincia a salire, prima con poca pendenza poi, incrociato il
sentiero Frassati, si cambia registro… la traccia si inclina di molto con passaggi duri… Poco dopo si entra in una stretta gola e si sale per massi in un ambiente stupendo: La Balza della Porta. Nonostante il sentiero sia di nuova tracciatura in alcuni posti è facile confondersi, vista la presenza di pseudo sentieri che incrociano il nostro. Alcuni segnavia in più non guasterebbero in almeno un paio di zone. Comunque si sale decisi fino alla Grotta dei Ciambotti e da qui, attraverso passaggi su roccia di I° grado e un poco simpatico
ghiaione inclinatissimo, si arriva ad una spianatina ove è messa una scultura a memoria di Flo. Ora si sale con sempre meno pendenza nel bosco di faggi incontrando diverse carbonaie, indice della vicinanza della strada sommitale del Monte Catria. Poco dopo si è su asfalto e si segue la strada verso nord per un centinaio di metri fino ad una stradina sulla sinistra con un crocefisso in legno. Si segue questa in piano fino al rifugio “Le Cotaline” attraversando lo scempio del disboscamento per la nuova pista sciistica… Sosta!!!! Fin qui è stata una bella faticata ma non siamo nemmeno a metà percorso… Per fortuna ora comincia la discesa seppur lunga. Scendiamo dal rifugio di nuovo sulla strada asfaltata sommitale sottostante e
andiamo a nord verso il rifugio Le Gorghe per poi prendere a destra un
brevissimo tratto di strada di servizio della bidonvia fino al sentiero 261 a sinistra. Si segue il sentiero che passa nel versante est della Serra Aguzza su una suggestiva carrareccia con muri a secco e un panorama strepitoso. Si rientra nel bosco e dopo un breve zig zag si incrocia il Sentiero Frassati, si lo stesso che avevamo incrociato alla partenza. Lo seguiamo e poco dopo ci troviamo su una piana erbosa proprio sotto il monte Schioppettino. Qui il caldo comincia a farsi sentire anche perché stiamo scendendo e siamo spesso in
radure con poco bosco. Scendiamo a Sud per radure e boschetti nella stessa valle della strada di servizio della bidonvia. Fate attenzione perché alcuni tratti sono in comune o intersecano una pista di Downhill e non è salutare un incontro/scontro con una Fat-bike a tutta velocità. Dopo una discesa a volte anche decisa si torna per un brevissimo tratto sulla strada di servizio e di nuovo nel bosco a destra. Ora, dopo un breve tratto quasi in piano si interseca di nuovo il sentiero Flo e lo si segue fino al piazzale di partenza. Che dire, la prima parte, il sentiero Flo, è decisamente impegnativa, da EE, se poi ci aggiungiamo la discesa dallo Schioppettino diventa un’escursione di tutto rispetto nonostante la non esagerata lunghezza. Allenatevi, prima di cimentarvi, con altri dislivelli… e possibilmente fate questo percorso con clima più mite e temperature più fresche… Un “Brava” speciale alla Betta che, nonostante la grande fatica e qualche maledizione al sottoscritto, ha compiuto un’altra impresa notevole. Foto: Elisbetta Ferri, Marco Fraternali.
Durata: 6h e mezza – Copertura boschiva: 70% – Rifugio: si con ristorante e bar
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ATTENZIONE: Sentiero bello ma ieri 1° maggio 2022 nel “poco simpatico canalone ghiaioso” ci ha travolti una frana di massi ENORMI che hanno colpito uno dei nostri e trascinato in fondo al canalone. Vivo per miracolo.